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Audrey Hepburn in "Guerra e Pace" |
Negli anni '60, cavalcando l'onda del successo, Fernanda Gattinoni apre un atelier, nel quale lavorano 120 dipendenti e dove crea e realizza, insieme a Maria de Matteis, gli abiti che Audrey Hepburn indosserà nel film Guerra e Pace e che varranno una nomination all'Oscar per i costumi, lanciando così lo stile Impero.
Clienti illustri dell'epoca sono Golda Meier, Giulietta Masina, Mimise Guttuso, Jackie Kennedy.
Clienti illustri dell'epoca sono Golda Meier, Giulietta Masina, Mimise Guttuso, Jackie Kennedy.
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Abito Audrey Hepburn in "Guerra e Pace" |
Negli anni '80, la fondatrice della maison chiama a lavorare con se' il figlio Raniero, grazie alle cui creazioni l'atelier cresce e si rinnova, imboccando la via dell'internazionalizzazione e affiancando l’Alta Moda al prêt-à-porter, senza abbandonare la tradizione di alta qualità e artigianalità, tratti che distinguono ancora oggi il prodotto Gattinoni. Le nuove creazioni sono apprezzate in tutta Europa e nel mondo e Raniero chiama accanto a sé, come coordinatore, Stefano Dominella, un compagno di studi, oggi Presidente della Maison. Insieme lanciano nuove linee di prêt-à-porter e di accessori.
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Gattinoni per Elizabeth Taylor |
Nel 1988 entra nel team il giovane Guillermo Mariotto che assumerà la direzione artistica della Maison nel 1993, lavorando a stretto contatto con Fernanda. Il debutto ufficiale sulle passerelle risale al 1994, con un’indimenticabile sfilata dedicata ad Eva che ispirerà la famosa scena della “sfilata nuda” nel film Prêt-à-Porter di Robert Altman. Da quel momento, ogni sfilata della Maison Gattinoni si trasformerà in un evento.
Fernanda Gattinoni muore nel 2002 e la città di Roma le rende il proprio omaggio con la camera ardente in Campidoglio.
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Fernanda Gattinoni |
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Guillermo Mariotto |

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